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            A 
                Peer gira la testa: - Mio Dio... - balbetta. - Ma che significa 
                tutto questo? Che succede? Non ci capisco più n-nulla... 
                Questo è troppo per me. Aiutatemi! - e sviene. Si risveglia 
                poco dopo all'ombra, sdraiato su una barella. Accanto a lui ci 
                sono quattro inservienti dal camice bianco. - Si è ripreso? 
                - chiede uno di loro. - Sì, sta aprendo gli occhi - dice 
                un altro. Peer si alza a sedere: - Che è successo? - chiede. 
                - Non darti pensiero: il nostro direttore fa spesso così 
                - gli risponde un inserviente. - È più matto di 
                tutti i matti che ci sono qui dentro. - Ma la chiave? Era in un 
                pozzo... Come avete fatto a uscire dalla gabbia? Gli inservienti 
                ridono: - La chiave è falsa e la porta è rotta: 
                noi fingiamo di chiuderla, ma in realtà resta sempre aperta. 
                - Ma non capisco - obietta Peer. - Perché vi prestate a 
                questo gioco? Perché non fate rimuovere il vostro direttore 
                dal suo incarico? La risata degli inservienti a Peer non piace 
                affatto. - Perché non dovremmo scambiarci i ruoli con gli 
                ammalati? - gli risponde uno di loro. - Ci sono tanti matti fuori 
                dalle gabbie! Perché noi non dovremmo entrarci dentro, 
                ogni tanto? - Oh... Capisco - dice Peer, che per la verità 
                non capisce più niente. - Bene, signori, se non vi dispiace 
                andrei a... a cercare quelli del mio seguito. Tornerò stasera. 
               
              © L. Mauro Evangelista 
              Nasce a Roma nel 1964. Si diploma 
                in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Roma. Lavora prima 
                come fotografo di scena, poi come disegnatore tessile utilizzando 
                numerose tecniche fotografiche Successivamente progetta, produce 
                ed espone complementi di arredo nel settore tessile e illuminazione. 
                Dal 2004 si occupa di illustrazione. Migliori immagini digitali 
                (Bordano 2004). elezione e menzione speciale (Teatrio 2005). Primo 
                premio al concorso Un manifesto per Andersen (Abano Terme – 2005), 
                Premio qualità tecnica dell'immagine ( Scarpetta d'oro 
                2005 ). Selezione a Illustrissimi di Riccione ( 2005 ). Primo 
                premio al concorso europeo Tactus di editoria tattile con il libro 
                “Troppo ordine, troppo disordine” (2005). Inserimento nell'Annual 
                2006 dell'illustrazione italiana pubblicato dall'Associazione 
                Illustratori. Secondo premio alla mostra La casa della fantasia 
                (Borgomanero – Novara ) 2006. Selezione per la mostra Giallo da 
                favola ( Teatrio 2006 ). Borsa di studio presso l'editore La compagnie 
                creative di Bordeaux.  
               
              mail: evamau@libero.it  |