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Peer si volta e vede, ritto sul ponte, un uomo lungo e magro. È avvolto in un ampio mantello scuro, ha una barbetta grigia, un sorriso da topo e strane orecchie a punta. - Buona sera - gli risponde Peer. - Ma... chi è lei? - Un compagno di viaggio, per servirla. (…) - Ma sì! Guardi che onde maestose, alte come palazzi. Pensi stanotte quanti rottami saranno sparsi sull'acqua dopo i naufragi e quanti cadaveri di annegati saranno stati sbattuti a riva! Mi viene proprio l'acquolina in bocca. - Ma che cosa dice? Dio ce ne scampi! - esclama Peer. "Quest'uomo dev'essere completamente pazzo!" pensa intanto, sdegnato. - Ha mai visto un annegato? O un uomo impiccato, strangolato, sgozzato? - continua l'altro. - Qualcuno morto all'apice della disperazione, maledicendo la propria sorte? - Per carità! - esclama Peer inorridito, agitando una mano come per scacciare le orribili immagini evocate dallo strano individuo. - Mi lasci in pace. - Io li ho visti, e le assicuro che è stata un'esperienza indimenticabile. Ma voglio farle una domanda: se per esempio stanotte noi facessimo naufragio e io mi salvassi, mentre lei annegasse... - Ma insomma, che cosa vuole? - grida Peer. - Mi lasci in pace, ho detto!
© Pierluigi Longo
Nato a Tripoli (Libia) nel 1969 vivo e lavoro a Milano. Ho frequentato l'istituto Europeo del Design e dal 1993 lavoro come illustratore free-lance soprattutto in ambito editoriale, collaborando, fra le altre testate con D-La repubblica delle Donne, Il Sole 24 Ore, Abitare.Ho inoltre realizzato copertine per Einaudi, Salani, Rizzoli,Il Saggiatore, Mondadori, Harpers Collins. Nell'ambito dell'editoria per ragazzi ho illustrato due volumi per EL (Einaudi). Nel corso degli anni ho affinato stili anche lontani fra loro ,dai più vicini alla tradizione ai più radicalmente innovativi; appartiene a questo filone la mia ricerca sul collage. |